La stevia potrebbe essere più di un semplice dolcificante a zero calorie. Una recente ricerca di Università di Hiroshima suggerisce che l'estratto di foglie di stevia, se fermentato con batteri specifici provenienti dalle foglie di banana, può colpire e uccidere le cellule tumorali del pancreas senza danneggiare le cellule renali sane.
I risultati, pubblicati su 28 aprile nel Rivista internazionale di scienze molecolari, evidenziano una potenziale nuova strada per i trattamenti naturali contro il cancro.
"Il cancro al pancreas rimane uno dei tumori più letali al mondo, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni inferiore a 10%", ha affermato Narandalai Danshiitsoodol, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Probiotiche per la Medicina Preventiva. "È altamente invasivo e resistente ai trattamenti convenzionali come chirurgia, chemioterapia e radioterapia, rendendo fondamentale la ricerca di nuove terapie efficaci".
La fermentazione migliora le proprietà antitumorali della Stevia
Mentre studi precedenti avevano accennato al potenziale antitumorale della stevia, isolare i composti bioattivi responsabili è stato difficile. Questo nuovo studio ha esplorato il potere di fermentazione microbica, che può trasformare strutturalmente gli estratti vegetali per produrre potenti composti bioattivi.
Il professor Masanori Sugiyama, autore corrispondente dello studio, ha spiegato:
"La biotrasformazione microbica è una strategia promettente per potenziare gli effetti farmacologici degli estratti vegetali. Nel nostro laboratorio abbiamo isolato e studiato oltre 1.300 ceppi di batteri lattici da frutta, verdura, fiori e piante medicinali."
Per questo studio, i ricercatori hanno fermentato l'estratto di foglie di stevia con Lactobacillus plantarum SN13T, creando quello che chiamano FSLEHanno testato FSLE su cellule del cancro al pancreas (PANC-1) e lo ha confrontato con quello non canceroso cellule renali embrionali umane (HEK-293), così come l'estratto di stevia non fermentato.
Risultati chiave
L'FSLE era significativamente più tossico per le cellule del cancro al pancreas rispetto all'estratto di stevia non fermentato, il che indica che la fermentazione ne potenzia l'attività antitumorale.
Le cellule renali sane sono rimaste in gran parte inalterate, anche ad alte concentrazioni di FSLE.
Analisi identificata estere metilico dell'acido clorogenico (CAME) come composto antitumorale chiave. La fermentazione ha ridotto di sei volte l'acido clorogenico originale nell'estratto, dimostrando la trasformazione microbica.
CAME ha mostrato effetti pro-apoptotici più forti, il che significa che ha effettivamente incoraggiato le cellule cancerose ad autodistruggersi.
"I nostri risultati suggeriscono che specifici enzimi batterici possono trasformare i composti vegetali in agenti antitumorali più potenti", ha affermato Danshiitsoodol.
Cosa succederà adesso?
Il team prevede di testare FSLE in modelli di topi per valutarne l'efficacia in un sistema corporeo completo e determinare il dosaggio ottimale.
"Questo studio non solo fa luce sul ruolo del Lactobacillus plantarum SN13T nel potenziare gli estratti di erbe, ma apre anche la strada all'utilizzo dei probiotici come agenti antitumorali naturali", ha aggiunto Danshiitsoodol.
Questa entusiasmante ricerca lascia intravedere un futuro in cui la stevia, un dolcificante familiare, potrebbe diventare parte di terapie naturali innovative per il cancro al pancreas.
